Tecnologia

Zuppi, pericolo populismi, possono privarci della democrazia

Jul 4, 2024 IDOPRESS

"L'Enciclica Fratelli tutti ci offre

un orizzonte concreto,possibile,attraente,condiviso. Un unico

popolo. Perciò,guardiamo con preoccupazione al pericolo dei

populismi che,se non abbiamo memoria del passato,possono

privarci della democrazia o indebolirla!". Così il cardinale

Matteo Zuppi durante la cerimonia di apertura della 50/a

Settimana sociale dei cattolici italiani,a Trieste,alla

presenza del presidente Sergio Mattarella.


Il presidente della Cei ha sottolineato che "dal 1907 a oggi

il cattolicesimo italiano non è rimasto a guardare,non si è

chiuso in sacrestia,non si è fatto ridurre a un intimismo

individualista o al culto del benessere individuale,ma ha

sentito come propri i temi sociali,si è lasciato ferire da

questi per progredire verso un ordine sociale e politico la cui

anima sia la carità sociale".


"I troppi morti ci ammoniscono a non accettare i semi antichi

e nuovi di odio e pregiudizio - ha quindi proseguito -. Non

vogliamo che i confini siano muri o,peggio,trincee,ma

cerniere e ponti! Lo vogliamo perché questo è il testamento di

chi sulle frontiere ha perso la vita. Lo vogliamo anche per

quanti,a prezzo di terribili sofferenze,si sono fatti migranti

e chiedono di essere considerati quello che sono: persone!".


Secondo Zuppi,"la pace e lo sviluppo non sono beni

conquistati una volta per tutte. Richiedono un 'amore politico'

che deve assumere l'unità come un obiettivo da perseguire,da

difendere e da far crescere,perché l'unità non è mai statica,

ma sempre dinamica!".


"Quante risorse sprecate,quante opportunità perdute,quanti

campi in cui è urgente una maggiore solidarietà!",ha avvertito

il presidente dei vescovi: "Pensiamo agli anziani dei quali

dobbiamo proteggere la fragilità,ai disabili,ai giovani che

sentono di non avere un futuro ma in realtà lo cercano,alle

donne vittime della violenza maschile,a chi lavora in

condizioni inaccettabili,alla casa senza la quale non c'è

integrazione e nemmeno famiglia e futuro". E "la solidarietà è

verso tutti,e non guarda il passaporto perché tutti diventano

il nostro prossimo e parte nel nostro futuro".


Molto applaudito il passo in cui il card. Zuppi ha ricordato

Satnam Singh,che "sognava il futuro e lavorava per ottenerlo: è

uno di noi,lo ricordiamo con commozione e la sua vicenda è un

monito che svela l'ipocrisia di tante parole che purtroppo

rimangono tali e,quindi,beffarde".


"Siamo contenti quando i cattolici si impegnano in politica a

tutti i livelli e nelle istituzioni,dovunque",ha quindi

concluso: "I cattolici in Italia desiderano essere protagonisti

nel costruire una democrazia inclusiva,dove nessuno sia

scartato o venga lasciato indietro".


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